La Spagna e l'Unione Sovietica: le diplomazie e la politica estera. Tra estremo Ovest ed Est d'Europa: dalla Seconda repubblica

Riferimento: 9791221801040

Editore: Aracne (Genzano di Roma)
Autore: Cargnello Giulio
In commercio dal: 08 Luglio 2022
Pagine: 184 p., Libro in brossura
EAN: 9791221801040
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Descrizione

Il libro, rimarcando l'illusorio neutralismo della politica estera repubblicana, evidenzia ancor una volta l'opportunismo delle potenze, nel nostro caso di studio dell'Unione Sovietica, la quale condizionò il sostegno alla Repubblica alla sua sicurezza nell'Europa del tempo, così come la neutralità ipocrita delle potenze occidentali assecondò la vittoria di Franco. In questa ricerca si illuminano alcuni nodi: per esempio i precoci colloqui sovieto-germanici, nei quali il sostegno alla Repubblica pare sacrificato sull'altare del seguente patto Molotov-Ribbentrop e il ruolo dei Servizi segreti sovietici nell'uccisione di alcuni scomodi uomini politici iberici, noto a certi membri del governo repubblicano. Molte contrapposizioni e ambiguità nel concepire l'equilibrio del potere in Europa si sfogano nella guerra civile spagnola. Seppur con profonde differenze, nelle vicende attuali si legge, attraverso la storia di ieri, uno scontro tra Oriente e Occidente ancor irrisolto. Sconfitte le potenze dell'Asse, il sopravvissuto regime franchista si innestò, infine, nel sistema di difesa occidentale, mediante i patti con gli Stati Uniti (1953), animato da un viscerale anticomunismo. Ciò non impedì di instaurare dei commerci con l'Unione Sovietica in piena guerra fredda, intesi da entrambe le parti come ricattatori nei confronti degli Stati Uniti: il regime per sottolineare la scarsità delle provvidenze economiche americane, l'Unione Sovietica per tentare utopicamente, mediante aiuti, di evitare l'immissione piena della Spagna nel sistema di difesa occidentale. Insperati ritrovamenti d'archivio testimoniano le giravolte della diplomazia, operanti al di sopra delle posizioni ideologiche di regimi antitetici e nemici tra loro, nell'ambito dell'eterno più ampio scontro di visioni della stabilità in Europa, ieri come oggi attualissimo tema.