Vecchiaia del bambino Matteo (La)

Riferimento: 9791281751071

Editore: QED
Autore: Lumelli Angelo
Collana: Kosmos
In commercio dal: 13 Settembre 2024
Pagine: 240 p., Libro in brossura
EAN: 9791281751071
20,00 €
Quantità
Disp. in 4/5 gg lavorativi

Descrizione

In un momento prodigioso del millenovecento, all'inizio della nostra storia contemporanea, tre bambini, in una classe di prima elementare del 1950, in un piccolo paese del Piemonte, stringono un'amicizia straordinaria, che li accompagnerà fino ai nostri giorni. La loro infanzia attraversa l'ultimo dopoguerra, il cambiamento che fece diventare remoti e quasi incredibili i decenni appena passati - l'era dei buoi, delle lucerne a petrolio, degli attrezzi primordiali - per cui essi si ritennero gli ultimi ad avere una memoria diretta del passato, esuli di un tempo mitico - ragazzi di un poema perduto. La loro infanzia non avrà fine, sarà per sempre attesa della vita, inesausta, la quale, disperdendoli tra le tre città del nord - Milano, Torino e Genova - non riuscirà, attraverso i fatti, a cancellare la magia del vero accadere. La storia, mentre vince la partita del vivere, soccombe davanti al perenne inizio che, miracolosamente, anima anche ogni fine, tanto che Ernestino Campolungo, uno di loro, sarà assunto in cielo abbracciato a una santa, mentre gli affreschi delle chiese di Genova scendevano per strada. Uno di loro è il narratore: il suo racconto corre lungo i fili invisibili del pensiero infantile, fiabesco e concreto, con una lingua che da umile diventa temeraria, una scalata all'ineffabile, tra descrizioni colossali e meravigliose fantasticherie. Il vagone di un treno merci abbandonato su di un binario in mezzo alle risaie dà il via al tema della vecchiaia, dell'abbandono e dell'attendere fallimentare, ritentato con timore e spavalda fantasia - mentre un personaggio accompagnerà, quasi segretamente, il racconto dall'inizio alla fine - l'uomo con gli occhiali riparati con il nastro isolante - figura della quale il figlio non riesce ad accogliere l'eredità, se non tra le lacrime, mentre nella notte, tra il generale sconvolgimento del cosmo, fuggono, in una colossale e tempestosa migrazione di corna e zoccoli, tutti i bovini d'Europa, proclamando la fine di un'era.