Peripezie di una santa. Il culto di Sayyida'â'isha al-m

Riferimento: 9791256770069

Editore: Edizioni Museo Pasqualino
Autore: Faranda Laura
Collana: Studi e materiali per la storia della cultura popolare. Edizione
In commercio dal: 03 Dicembre 2024
Formato: Libro in brossura
EAN: 9791256770069
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Descrizione

Se il sufismo femminile ha rappresentato una pietra d'inciampo della tradizione islamica ortodossa e se le sante sufi possono essere a pieno titolo annoverate tra le parenti povere delle ricerche dedicate al misticismo musulmano, Sayyida 'Â'isha al-Mannûbiyya - una santa medievale che gode a tutt'oggi di una viva devozione tra le donne di Tunisi - rappresenta una significativa eccezione. Con un taglio prevalentemente etnografico, il libro propone una ricomposizione cultuale e rituale della figura di questa santa nella Tunisi contemporanea, prestando attenzione preferenziale agli itinerari devozionali e alle traiettorie narrative e biografiche delle sue devote. Investite dalla santa di un mandato speciale che il dispositivo rituale amplifica, nel segno di una complicità di genere destinata a durare nel tempo e a oltrepassare i confini dello spazio domestico, le devote di 'Â'isha danzano ancora oggi per lei e con lei, invocando la sua baraka, la forza benefica di matrice divina che garantisce il controllo del male. Lo scenario storico-religioso e quello cerimoniale nel quale si inscrive il culto consentiranno di riflettere sugli esiti quanto mai attuali di un'attitudine negoziale, di segno femminile, tra ortodossia e devozione popolare. Dalle storie di vita rese in prima persona dalle adepte, al culto della santa affioreranno inoltre cammini devozionali, esperienze estatiche, immersioni nel mondo onirico o negli stati non ordinari di coscienza che rendono dicibile il senso del male e praticabile un dispositivo terapeutico intrinseco alla professione di fede. Le ragioni di una crisi individuale diventano così sorgenti di salute e autorizzano le donne della Sayyida a intraprendere un viaggio al tempo stesso mistico e riparativo. Una nota a cura dell'etnomusicologa Sara Antonini offre infine uno sguardo a tutto campo sui repertori musicali e sul paesaggio sonoro delle cerimonie che si svolgono in onore della santa.